EMIGRAZIONE
 
 


L'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi da oltre un ventennio occupa in Italia e all'estero della tutela e dei diritti dei lavoratori siciliani.

L'Istituto, come previsto dallo statuto, promuove e realizza attività nei Paesi in cui sono maggiormente presenti le comunità di siciliani all'estero attraverso seminari, convegni, manifestazioni, campeggi, corsi di lingua e cultura in Italia ed all'estero, corsi di formazione professionale (Ministero del Lavoro, Ministero Affari Esteri, U.E., ecc.) in raccordo con le Istituzioni italiane ed estere, le Federazioni, i Circoli e le comunità italiane e le rappresentanze dell'Istituto presenti nelle diverse realtà territoriali.

Le iniziative realizzate vengono accolte con interesse e partecipazione dalle comunità e dalle Istituzioni italiane e locali, particolarmente in America Latina, ove l'Istituto è collegato con numerose rappresentanze delle istituzioni, del mondo politico, dell'associazionismo, della cultura e del mondo universitario.

L'Istituto si è impegnato, nel rinnovo dei Comites e in quello successivo del CGIE (Consiglio Generale Italiani all'Estero), a sostenere e promuovere liste aperte alla rappresentanza del mondo giovanile, femminile, dell'economia e della cultura, caratterizzate dalla presenza di responsabili fortemente motivati e impegnati per innovare metodi, contenuti e gruppi dirigenti operanti nella realtà degli italiani.

L'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, le sue articolazioni all'estero e quelle nelle altre regioni italiane, hanno posto con forza, nel corso degli ultimi anni, il rapporto tra le Comunità di italiani residenti all'estero, l'Associazionismo e gli Organi di rappresentanza degli Italiani all'estero, contribuendo altresì, all'elezione di molti rappresentanti e dirigenti dell'Istituto nei Comites (Comitati Italiani all'Estero).

Il dibattito si è concentrato sull'esigenza di ripristinare uno stretto collegamento, sia sul piano degli interessi da rappresentare che su quello organizzativo, tra le Associazioni nazionali, quelle regionali e quelle degli italiani all'estero e tra queste e gli organi di rappresentanza degli italiani all'estero, quali il COMITES, il CGIE e le Consulte Regionali.

Si è evidenziato che più è debole il rapporto tra l'Associazionismo e gli Organi di rappresentanza, tanto più deboli diventano le Associazioni e i loro Organi di rappresentanza istituzionale. Ed invero l'attuale situazione pone sempre più spesso problemi in ordine all'inadeguato funzionamento di tali Organi, sia sul piano dell'organizzazione che del rispetto delle regole democratiche.
In merito alle elezioni dei Comites, tenute nel corso dell'anno 2004, il Presidente Luciani ha dichiarato: “L'andamento della campagna elettorale, le modalità, alquanto improprie, attraverso le quali molti Italiani all'estero hanno finito per delegare concretamente ad altri l'espressione del proprio voto, rimesso poi per corrispondenza, rendono ormai tutti consapevoli dell'irripetibile fallimento del “voto per corrispondenza”. Voglio augurarmi che con la stessa schiettezza con la quale molti dirigenti di diverse organizzazioni e forme associative degli italiani all'estero hanno, nel corso della campagna elettorale e in questi giorni, stigmatizzato la violazione di un diritto costituzionale, che è quello di consentire ai cittadini di esprimere le loro scelte votando nel rispetto del principio di segretezza, mi auguro, dicevo, che questi stessi, coralmente, vogliano altresì adoperarsi per ripristinare, attraverso una unanime richiesta di modifica delle leggi che riguardano le modalità di espressione del voto per la rappresentanza degli italiani all'estero (COMITES, CGIE, Parlamento della Repubblica), la corretta fruizione di sacrosanti diritti sanciti dalla Costituzione Italiana.”.
Già nel corso della preparazione dei lavori della Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo del dicembre 2000, il Presidente dell'Istituto, Luciano Luciani, nel condividere talune preoccupazioni manifestate dal Presidente della Commissione Esteri del Senato, Giangiacomo Migone, sottolineava che “si rende necessaria ed urgente, da parte delle Associazioni nazionali, dei Partiti e delle Istituzioni, l'assunzione di chiare e responsabili posizioni a fronte delle questioni pendenti, le quali richiedono una grande capacità di riflessione e di elaborazione in relazione alle diverse prospettive che riguardano le scelte sul ruolo e sulle funzioni dei COMITES, del CGIE, dell'Associazionismo, dei Partiti, delle Regioni e delle altre Istituzioni italiane, nonché taluni fondamentali aspetti, come quello della partecipazione e della democrazia partecipativa in emigrazione, che sono connesse al sacrosanto diritto alla partecipazione al voto da parte degli italiani residenti all'estero e alla rappresentanza nel Parlamento e nel Governo Italiano, che non può essere né ghettizzata, né lasciata ai professionisti dell'emigrazione".

Particolare attenzione viene rivolta dall'Istituto alla mobilità interna di lavoratori italiani e a quella dei lavoratori italiani emigrati all'estero verso l'Italia, particolarmente nelle regioni di provenienza, nell'ambito produttivo, economico, sociale e culturale.

L'Istituto ha inoltre avviato contatti e stipulati diversi accordi e protocolli d'intesa realizzando iniziative specifiche di animazione e promozione di legami stabili tra l'economia del Mezzogiorno d'Italia, gli italiani residenti all'estero e le istituzioni dell'Argentina, del Brasile e dell'Uruguay previste dal Programma Operativo Nazionale di Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema (PON-ATAS) Obiettivo1 per il 2000-2006.

L'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi prende parte attivamente ai programmi del Ministero Affari Esteri, quali ITENET's (International Training and Employment Networks) e PPTIE (Programma di Partenariato Territoriale con gli Italiani all'Estero), organizzato dal CIF-OIL e dal Ministero del Lavoro e degli Affari Esteri, siglando accordi con Istituzioni estere anche al fine di promuovere iniziative di cooperazione economica, culturale e di flussi turistici verso l'Italia.

L'Istituto nell'ambito culturale è impegnato nella valorizzazione dell'immagine dell'Eroe dei Due Mondi, Giuseppe Garibaldi, avendo realizzato, nel corso degli ultimi anni, mostre rievocative costituite da una ricca e significativa serie di riproduzioni di Giuseppe ed Anita Garibaldi e di raffigurazioni degli episodi delle loro imprese.

Le gigantografie sull'epopea di Giuseppe ed Anita Garibaldi, che sono state oggetto delle mostre inaugurate in Italia, in Argentina ed in Brasile, sono tutt'oggi utilizzate in occasione di dibattiti e conferenze destinate a scuole ed a organizzazioni culturali e del tempo libero. I convegni e le attività seminariali, svoltisi nel corso delle diverse missioni che hanno visto la delegazione dell'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi in Europa e in America Latina, hanno portato a promuovere Comitati per la raccolta di fondi destinati a restaurare le opere dedicate a Giuseppe ed Anita Garibaldi.

Nel corso dei due convegni internazionali promossi nel mese di novembre 2004 in Sicilia, con l'adesione di diverse rappresentanze italiane ed estere intervenute, e' stato costituito il “Comitato Promotore delle Associazioni Garibaldine nel Mondo, dei Musei garibaldini e delle Città caratterizzate dalla presenza di Giuseppe e Anita Garibaldi”.

L'intesa ha lo scopo di promuovere i valori dell'Epopea di Giuseppe e Anita Garibaldi e di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e monumentale (monumenti, musei, cimeli) custodito dalle Associazioni, dagli Enti territoriali e dai Musei garibaldini. “Si tratta di un inestimabile patrimonio culturale – precisa Luciano Luciani - conservato con grande tensione ed impegno ideale, ma quasi sempre con carenze di mezzi e risorse che ne impediscono, in alcune realtà territoriali, sia la corretta conservazione che la piena fruizione da parte dei giovani e della società civile”.
L'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi promuove e prende parte a manifestazioni in Italia e all'estero (Argentina, Brasile, Francia, Tunisia, ecc.) con stand espositivi riguardanti il comparto turistico, enogastronomico e delle arti applicate (ceramica, mosaico, restauro).

Tra le finalità dell'Istituto vi è quella della promozione del turismo, con particolare riferimento a quello sociale (turismo giovanile, turismo degli anziani e turismo di ritorno degli emigrati) e quello culturale (Città della ceramica, dei mosaici e dei siti archeologici), della promozione del territorio italiano per potenziare flussi di turismo verso le regioni italiane nelle loro realtà territoriali di origine e nei luoghi più caratteristici d'Italia.

“Queste ed altre attività l'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi promuove e realizza - sottolinea il Presidente Luciani - attraverso la rete nazionale ed estera costituita attraverso anni di lavoro e di iniziative promosse al servizio delle comunità siciliane ed italiane”.